SVILUPPO PERSONALE

Convinzioni limitanti e contro intenzioni

Ciao

a volte abbiamo i più nobili propositi nella vita ma che rimangono tali. “E se solo…”, “un giorno quando…”, “appena riesco…”. La nostra esistenza è una manifestazione specifica e particolare. Io vivo una particolare manifestazione, tu un’altra.

Andando in profondità diventa plausibile la teoria per cui noi viviamo come in una commedia-tragedia messa in atto con i nostri attrezzi mentali:

  • pensieri
  • abitudini
  • decisioni
  • atteggiamenti
  • comportamenti

Pensando viviamo ciò che pensiamo e ci immedesimiamo in ruoli, aspettative, giudizi… Ci identifichiamo. Questo accadde ogni attimo della nostra esistenza.

Possiamo rimanere più a lungo nel ruolo della vittima, del carnefice, del prepotente, oppure in ruoli che hanno a che fare con il lavoro, le relazioni…. Esprimiamo così noi stessi per ciò che crediamo di essere.

Come creiamo la nostra realtà dunque? Lo puoi intuire da solo.  Come crei la tua realtà? Rifletti per un attimo.

Ti svegli al mattino e tracci il sentiero della giornata. Colazione, lavoro, relax, cibo, dormire ecc… ecc… Tracci il tuo sentiero del giorno con le tue abitudini, le tue decisioni, le tue scelte. Giorno dopo giorno.

Spesso vivi in modo inconsapevole, ossia ti lasci guidare da  ciò che accade in modo quasi automatico nella tua mente. Oppure riesci a formulare propositi consapevolmente. Riesci a vederti, sentirti, percepirti in qualcosa e lo fai.

Esiste certamente qualcosa che stabilisce che una certa persona trionfi sul podio di Formula Uno oppure vinca un premio prestigioso, oppure semplicemente che abbia fatto spesa in un certo posto ed abbia speso una certa cifra acquistando certi prodotti. Ebbene, in tutte queste esperienze ci sono dei programmi alle spalle.

La casalinga decide di andare nel tal supermercato e di fare una certa spesa. Il campione si allena per vincere la gara e la vince (solo uno). Ennio Morricone vinse premi prestigiosi per le sue colonne sonore, al pari di certi attori o registi o scienziati. Tutti questi esempi sono il frutto di qualcosa di concreto

  • Decisioni e scelte
  • intenzioni
  • azioni specifiche

Insomma di programmi individuali particolari.

Ce la vedi la signora anziana che si sveglia, fa colazione, si mette il casco e va in circuito ai 300 all’ora? Per quella signora conta fare la spesa. E’ il suo obiettivo. Poi pulirà la casa guarderà la telenovela, curerà i nipotini. E lo farà egregiamente, con grande maestria e passione.

Questo significa che ciascuno di noi è relegato in una parte dalla quale non può esimersi? Personalmente credo che ciascuno di noi sia propenso per certe parti piuttosto che altre ma non per questo debba smettere di sognare e credere nei propri sogni.

Una cosa che ci ostacola dall’ottenere ciò che vogliamo è il fatto di avere delle intenzioni di un certo tipo ma al contempo di avere delle contro intenzioni che ci sabotano. E cosa accade dunque? Che ci blocchiamo o ci sabotiamo rispetto a ciò che consciamente vorremmo. E’ un fatto matematico, quantitativo. Se la tua energia vuole qualcosa ma una parte più intensa non lo vuole, non lo realizzi.

L’inconscio è molto potente e l’inconscio è alquanto misterioso. Ma c’è una cosa che ci mette a confronto con esso: i risultati. Se non otteniamo qualcosa c’è un motivo. Se lo otteniamo idem.

Immagina di volere dell’acqua per un certo motivo (cuocere la pasta, berne un bicchiere…) Ti avvicini al rubinetto, lo apri e vedi l’acqua sgorgare. Le convinzioni sono forze mentali che permettono o inibiscono qualcosa. Le convinzioni potenzianti favoriscono la realizzazione di qualcosa, quelle limitanti lo inibiscono.

Cassius Clay aveva tra le sue convinzioni potenzianti “sono il numero uno”e lo era nel suo settore. Poi, l’abito non fa il monaco e non era il numero uno in tutto, lo era nella boxe.

Una convinzione limitante in genere inibisce. “Non valgo abbastanza”, “non merito”, “non sono capace” …. sono pensieri che hanno la funzione di impedire all’acqua di uscire, sono un freno.

Per questo è fondamentale prendere consapevolezza dei propri programmi mentali. Perchè se non sei tu a conoscere te stesso, chi lo può fare per te?

Riguardo ogni argomento abbiamo programmi, convinzioni, giudizi. Riguardo i soldi, l’amore, il sesso, la politica, lo sport….Siamo completamente programmati. E spesso siamo identificati a tal punto con qualcosa che guai….

Ti invito quindi ad esaminare la parte della tua esistenza che ti sta a cuore per scoprire come funzioni riguardo ad essa, in che modo ti sei condizionato, in che modo ti sei lasciato condizionare, hai adottato determinati programmi, hai accettato certe istruzioni. La realtà esterna è l’output che ti dà un feedback  specifico che ti fa capire come crei la tua realtà e perchè la crei in un certo modo. E’ un lavoro su di se a tutti gli effetti questo. Molto importante.

Scoprire certe convinzioni limitanti come un detective ti permetterà di lasciarle andare e di sostituirle, rimpiazzarle con altre più costruttive. Sarà come rompere dei modelli mentali che ti impedivano di realizzare certe cose per adottarne di più funzionali. Sarà una grande trasformazione che in parte puoi fare da solo ed in parte puoi avere l’aiuto di mentori, coach, libri, corsi ecc…. In questo mondo c’è tutto per tutti, come in una sorta di paese dei balocchi. Basta …. cercare, bussare, chiedere!!!!

Un abbraccio

Paolo Milanesi

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