Un mondo gestito da personaggi ai quali non affiderei nemmeno il mio cane
Ciao, una riflessione breve ma importante.
Io sono il mondo, noi siamo il mondo. Mondo: l’insieme delle cose e degli esseri. Nella mia mente concepisco la società intera, inglobo il pianeta e gli abitanti. Con i pensieri e le emozioni che coltivo alimento lo spazio eterico.
Non so dove vanno le mie forme pensiero. Come ologrammi si creano e poi si nascondono.
Io pensando penso il mio destino e concepisco il mondo partecipando della sua definizione.
Non chiedo di “pensare come l’universo”, sarebbe davvero troppo rivoluzionario. Io penso normalmente e vivo normalmente.
Prendo decisioni in base a valori, credenze e stati d’animo.
Ho un passato karmico, familiare e personale.
La mia famiglia mi ha trasmesso dei valori preziosi.
Intenzionalmente preferirei non fare del male nè tantomeno compiere atti brutali. Non manipolerei, non ruberei e arrivo addirittura al punto di non dire il falso.
La società mi mostra l’inconscio degli uomini.
Pensate che Mussolini nella sua ultima intervista sull’isola di Trimelone disse “Io non ho creato il fascismo, l’ho tratto dall’inconscio degli italiani”.
La società è anche il succo di milioni di coscienze ma c’è un aspetto che mi preoccupa: quanto le coscienze si lascino inseminare da menti avvelenate di odio, avidità e veleni mentali.
Personalmente a certi soggetti politici, a certe star dei salotti televisivi, a certi fenomeni dell’apparire non affiderei neppure il mio cane.
Voglio troppo bene alla mia cagnolina, figuriamoci ai miei cari, ai miei amici, a me stesso.
Non stupiamoci se i francesi scendono in piazza, è nel loro inconscio combattere per i diritti. Siamo noi che dobbiamo svegliarci e chiedere allo specchio:
” Specchio specchio delle mie brame in che mani siamo finiti?”
Non rispondiamo con i pregiudizi che abbiamo in testa. Ascoltiamo la risposta della coscienza che abbraccia ogni cosa.
Io, da certi soggetti, non mi lascio trascinare all’inferno.
Un abbraccio
Paolo Milanesi