Io mi vergogno
Il paradosso
è che
a far la parte dei benefattori
sono i distruttori.
Inquinatori
della verità
seduti su poltrone comode
negli attici delle città.
Tra champagne caviale
e checchessia
una coscienza
che volete sappiano che sia.
Usano la scienza
come eucarestia
ma non la scienza vera
che ragiona, indaga e si corregge.
Usano la scienza delle scorregge.
Emettono sentenze come peti
unicamente
per creare divieti.
Si lamentano di chi
non fa il proprio dovere.
e vorrebbero che tutti
pendessero dal lor sedere.
Io dove c’è puzza
me ne scappo.
Vado dove c’è aria pura
dove posso respirar
nella natura.
Lì posso incontrare
esseri sinceri
che volano nel ciel
o corrono
di qua o di là
liberi e leggeri.
Trovo piante
che si libran verso il cielo
fiori che profumano
regalando
amore vero.
Si danno a chi li incontra
non chiedono denaro
e non fanno onta.
La loro libertà
è il mio sogno.
Il loro sogno è
esistere
per dare
un profumo o un colore
e non per l’ultimo modello
di un cellulare
oppure
per crear scalpore.
Io mi vergogno
di appartenere
ad una società
gestita
da chi manipola la verità.
Falsi, bugiardi,
viscidi e infingardi
che mettono
gli uni contro gli altri
Intanto il tempo passa
e se ne vedranno delle belle.
Sulle stelle
già da adesso
dicon che il pianeta
non sarà più lo stesso.
Si vede un mondo nuovo
costruito
non su schiavi nè padroni,
non su furbi nè coglioni.
Il mondo che verrà
di tutti i delinquenti
che adesso dettan legge
una volta per tutte
ci libererà.
Paolo Milanesi