Storia contemporanea

“L’Agnese va a morire” e “Il sangue dei vinti”

Ciao,

ho visto due film interessanti e voglio fare alcune considerazioni.

Penso spesso alla storia contemporanea come fonte di informazioni, come un quadro che testimonia dinamiche antiche attualizzantesi anche in circostanze moderne.

La lotta, il conflitto, le tensioni che vogliono risolvere in qualcosa, divinizzazioni di personalità o ideali, funzioni sociali, gerarchie, egregore, alleanze …..

Del resto chi non riconosce che anche un fenomeno energetico quale la violenza, la prepotenza, non abbia in sé qualcosa di atavico se non di primordiale.

Equilibrio e squilibrio, armonia e disarmonia, guerra e pace….sono polarizzazioni applicabili alla natura ed alla società.

Nelle varie società attuali abbiamo assistito a dimostrazioni di quali livelli di intolleranza possa raggiungere l’essere umano e con quali conseguenze. Non sempre purtroppo sono chiare le cause.

La guerra dell’ex Jugoslavia è uno tra i tanti esempi, ma già un conflitto come la seconda guerra mondiale credo possa essere emblematico per fare un particolare punto della situazione (questo secondo il mio particolare punto di vista, chiaramente smentibile).

“L‘Agnese va a morire è un film di Giuliano Montaldo che parla di Agnese, (interpretata dalla splendida Ingrid Thulin) una donna che in tempo di guerra si vede deportare il marito dai nazisti. Rimasta sola, è vicina di casa con una famiglia che collabora con i tedeschi. Una sera, durante una baldoria un tedesco uccide il gatto di Agnese, colpevole di aver rubato ….una salsiccia. Lei allora scopre in quel momento… la vendetta. Mentre il soldato dorme gli ruba il fucile e con un colpo del manico in testa lo ferisce apparentemente a morte. Comincia da lì la sua avventura da partigiana (mamma Agnese) tra svariate peripezie. Inizialmente i nazisti per vendicarsi sterminano l’intera famiglia collaborazionista e la figliastra di Agnese incinta. Da lì lei diventa responsabile delle staffette partigiane nella Resistenza. Vuole combattere il nemico, vendicare il marito. Impressionanti le avventure partigiane nella valle del Po delle zone di Comacchio. Alla fine, durante una missione, Agnese in bicicletta viene fermata e riconosciuta dal nazista della baldoria, che non era in realtà morto e che la uccide.

Questo film mostra il coraggio dei partigiani oppressi, in particolare quello di questa figura femminile, una donna coraggiosa fino alla fine. Direi che il punto di vista guida del film, il suo centro sia:

il coraggio dei partigiani e il martirio della loro eroina

“Il sangue dei vinti” è un film ispirato dall’omonimo romanzo di Giampaolo Pansa e interpretato da Michele Placido, prefetto in epoca fascista che si trova ad indagare sull’omicidio di una prostituta. Egli non si dà pace in questa ricerca senza sentirsi nè fascista nè partigiano, mentre il fratello Ettore è partigiano convinto e la sorella Lucia si arruolerà invece nella Repubblica sociale. I genitori, per fuggire a una vendetta partigiana decidono di suicidarsi. La sorella persegue fino alla fine il suo desiderio di servire la patria, vendicandosi degli alleati che con un bombardamento avevano ucciso il novello marito. Ma in una sequenza drammatica Lucia finirà per uccidere proprio il fratello partigiano per poi essere catturata, torturata e fucilata.

In questo film sono messe in luce certe crudeltà partigiane in particolare quelle degli ultimi momenti della guerra, senza omettere nefandezze nazifasciste, anche se in minor parte.

Il punto di vista, il centro potrebbe essere:

combatti il fuoco con il fuoco; è lecito vendicarsi del nemico spargendone il sangue

E’un altro punto di vista.

Il primo film dal punto di vista del partigiano vittima-eroe. Il secondo da quello del nazifascista sconfitto-martirizzato.

Potrebbe essere l’un film un viaggio eroico, l’altro quindi una visione sacrificale. Ma, credo io, occorre puntualizzare che a pagare il prezzo sono  stati in questa crudele guerra tanti “più o meno” innocenti.

Ci si potrebbe impegnare in dibattiti certamente accesi su chi tra le due parti abbia fatto peggio, in specifici momenti, chiaramente, riguardo eventi veri, storici, non del sentito dire.

L’uccisione di Agnese è la vendetta dei nazisti.

L’uccisione di Lucia è la vendetta dei partigiani.

Possiamo trovare tutto in tutto, il male nel bene il bene nel male, un pò secondo l’insegnamento del tao.

Cosa significa?

Intanto non esiste carnefice senza vittima, e dal momento che una parte si incarna in un ruolo l’altra assumerà l’altro.

  • Nazifascista-partigiano
  • Partigiano-nazifascista

Il rapporto tra le energie andrebbe studiato approfonditamente, soprattutto nel raffronto di certi concetti:

  • possibilità energetica di trasformazione
  • particolarità, soggettività  e relatività dei ruoli
  • universalità delle energie e dinamiche

Cosa intendo?

La particolarità dei ruoli ci dimostra che un soldato nazista senza cuore da un punto di vista potrebbe essere ad esempio un buon padre affettuoso. Cioè non è sempre solo il male nell’uomo. Convivono energie diverse, parti diverse.

Queste energie possono essere trasformate (possibilità di trasformazione). E’ ciò che accade nei veri pentimenti. Chi comprende che qualcosa del suo vivere agisce male, può convertirsi nel suo atteggiamento e comportamento. Accade ed è accaduto.

Analogamente, se un nazista senza cuore uccide, può esistere un partigiano che uccide senza cuore, potremmo dire con odio. Il primo vedendo nell’ebreo o nel comunista o nel partigiano una minaccia, un parassita, un nemico, un traditore. Il secondo vedendo nel nazi fascista l’invasore, il nemico, il male, il tiranno, la dittatura, l’oppressore. L’universalità di un’energia (odio) si accompagna alla contingenza del vissuto.

Insomma dobbiamo relativizzare, fare il punto della situazione sugli eventi e le dinamiche ed al contempo allargare il più possibile la sfera di indagine per comprendere le dinamiche vere, per conoscere gli eventi del sottobosco. per conoscere la verità nella sua interezza. Cosa quasi impossibile in quanto i libri spesso raccontano un bla bla bla privo di possibilità di fondamenti reali.

Perchè?

Perchè mancano elementi fondamentali.

Ecco allora l’indagine dello storico, l’analisi del sociologo, il contributo dello psicologo, gli specialisti in azione ma …

Spesso nella storia i veri registi sono nell’ombra, agiscono nell’ombra. Vediamo il film ma non le macchine da presa. Conosciamo un evento ma non le intenzioni dello sceneggiatore.

Eppure i puzzle si completano alla fine e guai se manca un pezzo. Certo, si potrà dire “è la Torre Eiffel”…ma manca il tal pezzo. Un certo senso di delusione rimarrà. Non è completa.

Alla base degli eventi testimoniati e non inventati o falsificati (è la vera cronaca che testimonia), ci sono verità profonde. Da lì anche il reale (per dirlo induisticamente o buddisticamente) karma.

Non sappiamo dove siano gli Hitler, gli Stalin, i martiri. Possiamo consolarci con paradisi ed inferni ma non lo sappiamo. Solo la vita lo sa. E la vita non esclusivamente cristiana o buddhista o islamica….

LA VITA !!!

Esistono la motivazione apparente di un gesto e la motivazione profonda, esiste il gesto vero ed il gesto raccontato e interpretato, la verità fisica e la verità psichica se non metafisica di un evento.

Non è semplice esprimere la verità. Ci sono troppi filtri.

Parli male dell’immigrazione e sei un razzista. Parli male della patria e sei un dissidente. Metti in dubbio un credo religioso e sei un infedele.

Eppure … un odio provoca una reazione

  • Da dove viene quell’odio?
  • Da dove trae le proprie giustificazioni?

E’ inutile negare che in ogni conflitto sociale ci siano stati episodi crudeli in parti diverse: stragi, rappresaglie.

La crudeltà non è prerogativa di destra nè di sinistra.

L’Inquisizione ha esercitato le sue crudeltà.

L’epoca romana avrà visto le sue. La filosofa Ipazia fu uccisa da una folla di cristiani. Ma cosa c’entra citare un evento tra le migliaia? E’ quasi un gioco, uno sport.

Conosciamo la shoah e le foibe, i genocidi e le persecuzioni, i pogrom, cose a parer mio inaudite che avvicinano la crudeltà dell’uomo antico che uccideva con un rustico pugnale a quella dell’uomo medievale che uccideva con una mazza ferrata a quella dell’uomo contemporaneo, più sofisticata avendo a disposizione i gas o addirittura i …. virus. E chissà nel futuro che ruolo giocherà la crudeltà e con quali mezzi.

Ogni episodio però è a sé stante e le generalizzazioni spesso ingannano.

Se prendiamo ad esempio le varie ed innumerevoli battaglie troveremo sempre:

  • due parti in lotta
  • le rispettive convinzioni, emozioni, ideali, giustificazioni e comportamenti

I dibattiti tra fascisti e partigiani di oggi hanno bisogno di verità e di fondamenti storici e non devono dimenticare che si possono trovare infiniti appigli per proseguire questi dibattiti all’infinito, chiaramente sempre urlando ed accusandosi a vicenda. Non c’è soluzione alcuna.

Può d’altro canto essere che esista una legge cosmica in grado di pesare dall’alto tutti gli eventi, di elencarli, classificarli, schedarli per gravità ed intenzionalità, riconoscerne le responsabilità e soprattutto un legge in grado di applicarsi a tali eventi come verità oggettiva, con criteri universali.

Se torniamo indietro la storia insegna che nacquero movimenti di un certo tipo capaci di imporsi come dittature. Ognuna di queste dittature è storia. Non solo il fascismo, anche il comunismo. Dittature di destra e di sinistra.

  • Sono democrazie?
  • Che cos’è la democrazia?
  • Qual’è la forma di governo migliore per un popolo?
  • Esite una forma univoca?

Ma ancora .. citando un titolo del divertente fumetto Edika….

PERCHE’ TANTO ODIO????

Forse se anche esistesse una forma ottimale di gestione sociale, quali variabili potrebbero deviarne il corso?

Lo vediamo dopo la nostra preziosa Costituzione cosa sta accadendo.

Certe battaglie tra la destra e la sinistra a parer mio svolgono una funzione polarizzatrice. Ognuno crede nella propria verità, nelle proprie idee in modo in parte soggettivo ed in parte abnegativo (intendo il fatto di immolarsi per un ideale preciso – “sono così, ho queste idee e mi consacro a questo ideale”).

Agnese si è consacrata alla Resistenza rossa, Lucia alla resistenza nera.

E’ chiaro che uno di destra non la pensi come uno di sinistra, non segua certe personalità, certe idee o ideali.

Chiaro che se la famiglia è un valore ….. Se la fedeltà è un valore….

Come il nostro corpo fisico ha una destra e una sinistra che agiscono insieme, anzi in concomitanza simpatica con l’emisfero cerebrale opposto sarebbe forse il caso di valutare la possibilità di uscire per un attimo da certe divisioni artificiose ed artificiali.

Si dovrebbe essere chirurgici, freddi, distaccati ma competenti. Sapere innanzitutto.

Servono nuovi strumenti etici, al di là delle continue divisioni.

Sono proprio le divisioni in fondo a dare autorità ai burattinai.

L’uso delle generalizzazioni è un pericolo nella società odierna.

“Siamo tutti uguali”

In nome di queste tre parole abbiamo ospitato criminali di tutte le nazioni, abbiamo lasciato entrare migliaia di persone trascurando le esigenze di migliaia di famiglie indigene. Questo chiaramente non è razzismo ma un invito al buon senso. La colonizzazione ci insegna dai tempi degli indiani d’America. Oppure dai britannici in India o dagli stessi italiani, francesi, olandesi in Africa.

Insegna che pur di metter piede ci si dimentica delle esigenze degli “invasi”.

La nuova società che si sta attuando è palesemente multietnica. Questo a me sta bene ma non cotanta ipocrisia. Pubblicizzare il diverso come uguale mentre si fa di tutto per distruggere un’identità nazionale, economica, giuridica…. Soros insegna quello che sottilmente intendo.

Credo che l’Isis sia invenzione di qualcuno che venga servita quando fa comodo, così come credo che il Covid sia un virus che ci stia preparando a qualcosa. Ha un suo scopo che anche fosse “naturale” diventa subito strumentale agli uomini che dirigono.

Credo che esista una elite in grado di strumentalizzare i fatti in funzione di qualcosa, cioè di manipolare le coscienze impedendo di vedere la verità nelle cose. Come? Distraendo attraverso i mass media, la politica. Fornendo informazioni manipolate attraverso i media.

Per questo alla saggia prospettiva spirituale che afferma che

“la vita è una commedia”

“la vita è un sogno”

“è tutto maya, illusione…”

occorre aggiungere una stratificazione ulteriore, come accade nelle matrioske russe. Non solo è tutto un sogno cammuffato da pseudo verità, ma è ulteriormente finzione di finzione.

In questo senso sono veramente un complottista.

Non posso credere negli esseri umani fino a quando non avrò le prove della loro eticità finale. E queste prove le voglio soprattutto da parte di queste pseudo elite che hanno la presunzione di guidare l’umanità verso….cosa?

Come hanno sempre agito certi “manipolatori”?

Da sempre è chi decide che ha in mano le sorti, in una famiglia,  un’istituzione, in uno stato.

E noi …. in che mani siamo?

Chi decide?

E allora? Ai tempi di Agnese e di Lucia…. Chi decideva?

Se Stalin vedeva una minaccia nei kulaki ed Hitler negli ebrei, nella guerra dell’ex Jugoslavia etnie e fedi religiose si scontravano nel peggiore dei modi. E’ certo sempre qualcosa che innesta gli eventi. Esistono pretesti che possono scatenare di tutto.

Un assassinio, un’invasione territoriale, una crisi, un nemico, una minaccia, un virus.

Beh, tutte queste cose si possono … CREARE.

Ci vuole un’intenzione chiara diabolica possibilmente ed essersi creati un seguito. Come?

Chiedetelo a Vasco Rossi come è facile crearsi un seguito…

Attualmente dobbiamo aprire gli occhi perchè è documentato che

  • in un laboratorio si possano creare virus di tutti i tipi

  • esistano armi e tecnologie molto più avanzate di quanto non possiamo immaginare

  • siamo nel mezzo di una crisi economica senza precedenti (ricordando il 1929 ed i suoi effetti)

Cosa intendo?

Ripensando ai due film citati quello che è successo in quel periodo è davvero impressionante. Una guerra di quel tipo dovrebbe bastare a mettere in guardia, a riappacificare l’uomo con l’uomo, ma probabilmente è ancora impossibile.

Non ci sono le fondamenta per una pace mondiale perchè (a parer mio) ci sono troppe variabili ancora in grado di tirar fuori il peggio dall’uomo. Sembra che gli anni 2000 ci mettano dinnanzi a qualcosa di veramente innovativo, ancora nel bene e nel male. del resto ci siamo abituati. E’ sufficiente guardare in noi stessi con onestà per riconoscere quel veleno nascosto dietro la facciata, quella rabbia sempre pronta ad esplodere, quella ipocrisia dettata dalla presunzione di voler aver ragione a tutti i costi, di dover essere venerato per questo o quello, come fanno certi politici o certi artisti.

Ingrid Thulin non era Agnese. Recitava.

Alina Nedelea non era Lucia. Recitava.

E noi … recitiamo la parte di chi vuol sapere tutto senza aver vissuto tutto. Impossibile esprimere giudizi. O meglio è possibile esprimersi su parzialità. Un pò di destra un pò di sinistra.

Perchè sono accadute certe cose?

Che grande mistero l’uomo e la sua storia.

Se in questo momento, dopo aver letto tutto questa pseudo elucubrazione hai una sensazione … sarei curioso di conoscerla. forse è analoga alla mia. Come l’odio, è odio nel rosso e nel nero, così, io e te potremo avere in comune questa sensazione curiosa, destata da questa lettura. Forse.

Per il resto, grossi passi avanti se ne sono fatti, ma se ne possono fare ulteriori all’indietro, recedendo sulla base di emozioni scatenate dalla non razionalità cioè dalla mancanza di pensare eticamente in base alle esperienze passate, soprattutto da parte di chi decide.

Perchè … è chi decide che ha il potere di accendere la miccia degli  eventi storici.

E come al solito, ci troviamo ad un trivio.

  1. O sprofondare
  2. O galleggiare
  3. O volare

O l’inferno o la sopravvivenza o verso le stelle, verso la più grande trasformazione umanistica possibile.

Serve una grande trasformazione e per questo servono catalizzatori in grado di favorire questo cambiamento etico.

Io credo che un ruolo importante sia svolto da coloro che stanno dalla parte della verità, siano essi medici, sacerdoti, insegnanti, bambini, agricoltori, operai.

Serve la capacità di discernere il vero dal falso, la verità dalla menzogna.

Serve la volontà di guarire di liberare la propria mente da stereotipi ed ideologie sbagliate o non funzionali.

Piuttosto serve aggiustare le tecniche, le idee.

Serve ricollegarsi con la propria coscienza individuale ed universale.

E’ questione  …….. di vita o di morte.

Un abbraccio

Paolo Milanesi

 

 

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