Grande Fratello e futuro incertello
“Non e’ tanto restare vivi quanto restare umani che e’ importante“
dice Winston a Giulia mentre sono nella camera affittata dal signor Charrigton per sfuggire al controllo del Grande Fratello.
“1984” e’ un romanzo di George Orwell pubblicato nel 1949 che appartiene al genere di romanzo “distopico”, termine usato da John Stuart Mill per indicare un’utopia negativa, pessimista, costruita su una perdita dei valori.
Libertà e’ un termine molto nobile e ciascuno di noi può concedersi riflessioni, se non vere e proprie meditazioni su questo concetto. Alla libertà di associano immagini di eventi, sensazioni particolari, respiri capaci di andare in profondità. Ah che bella la libertà!!! Si associa ad essa la Rivoluzione francese, il sospiro in riva al mare o in presenza di montagne sontuose, il ricordo di Rosa Luxemburg, l’anelito di Lincoln…
La televisione propone da anni una trasmissione chiamata il “Grande Fratello“, un format per cui un certo numero di concorrenti selezionati, si fa rinchiudere in una casa, accettando di essere spiati da una sorta di regista occulto che si occupa di salvaguardare il rispetto di certe regole e che permette agli ospiti di accedere ad un confessionale dove loro possono esprimere le loro frustrazioni ed i pensieri occulti agli altri, ma non ai milioni di telespettatori.
Se nel Grande Fratello ungherese si è potuto assistitere alle performance blasfeme ma molto astute di un tale Renato, davvero demenziali, o in nostrani episodi ai sotterfugi erotici dei più sotto coperte comunque tanate, non è tanto lo scopo ludico del gioco quanto l’ossatura filosofico razionale ad incuriosirmi.
Perché milioni di persone amano curiosare in certi programmi? Cosa ha un programma del genere di così magnetizzante? Non credo sia un fattore culturale. Forse la possibilità che offre alle menti di non pensare?
Pensare non e’ tanto un atto creativo quanto il processo di richiamare dall’invisibile immagini e concetti di un certo tipo, in base ad un collante che può essere un’emozione particolare, oppure in concetto più ampio, oppure un ricordo. Ogni pretesto può indurti a pensare.
Ma pensare consuma energia e richiede uno sforzo. Diventare spettatori di certi teatrini invece svuota la mente e può far divertire. Ma non riflettere.
Ipnotizza, ammalia, crea l’ansia del cosa accadrà dopo, come accade in certe soap opera vedi Beautiful destinata a continuare in ipotetiche serie spaziali…
La puntata diecimilionitrecentocinquantasette e’ altamente ipotizzabile, con Ridge ibernato e scongelato sul pianeta della ventosettesima moglie….accadrà!!
Orwell descrive nel suo romanzo una società del futuro (anche se e’ il 1984) suddivisa in tre macronazioni
- Oceania
- Eurasia
- Estasia
impegnate nella terza guerra mondiale per la conquista degli ultimi territori rimasti liberi.
E’ ambientato a Londra, capitale dell’Oceania, dove vige la dittatura di un partito unico, un regime socialista (Socing) che fa capo per l’appunto al Grande Fratello (un personaggio rappresentato come una sorta di mix tra Hitler e Stalin).
In questa società vige una propaganda molto forte. I cittadini sono spiati continuamente da Teleschermi posti ovunque, anche nelle abitazioni.
4 Ministeri gestiscono l’andamento di Oceania.
- Amore (che ha come organo di controllo la psicopolizia)
- Pace (che si occupa di promuovere conflitti e guerre)
- Abbondanza
- Verità (che si occupa di falsificare le notizie per adattarle agli scopi del Grande Fratello)
Il regime gestisce una Neolingua, in grado di esercitare il controllo eliminando ogni parola di dissidenza. Chi verrà sospettato di Psico reato potrebbe subire la più grave delle sorti: quella di essere Vaporizzato, cancellato.
Il protagonista è Winston Smith, dipendente del Ministero della Verità incaricato di alterare il passato per convogliare le coscienze nel credo del Grande Fratello.
Il concetto di propaganda e’ tipico di taluni famigerati regimi che George Orwell ha conosciuto molto bene, avendo operato attivamente nel conflitto spagnolo come anarchico ed esponente di un partito operaio. Contro una dittatura.
Si può dire che Winston sia l’alter ego di Orwell perché un autore pone parte della sua anima nelle sue creature e come ben sappiamo per tradizione mediterranea, ogni “guaglione e’ bello a mamma sua” .
Winston però è frustrato perché non ama questa privazione di libertà indotta dal Grande Fratello. Tiene un diario segreto in cui annota il suo libero pensiero, proibitissimo perché in quel tipo di società sono proibite tutte le opere di invenzione.
Se ormai siamo abituati al fatidico Giorno della memoria che cade il 27 gennaio, dovremmo abituarci ad espandere questo concetto anche ad altre forme sociali. Mi dispiace ma l’idea di totalitarismo va distribuita equamente.
Una delle ultime pubblicazioni riguardante la dittatura comunista e’ stata
“L’utopia e il terrore. Mosca 1937. Nel cuore della Russia di Stalin” di Karl Schlogel
Un quadro da esplorare. Per questo si dovrebbe parlare di DITTATURA in un modo nuovo, mettendo sotto la bandiera del concetto non solo quel povero artista frustrato con i baffetti che riusciva ad amare il suo pastore tedesco ma anche… Tutto il resto….
Cioè i vari Stalin, Pol Pot, ed I più sottilmente responsabili dei crimini in Ruanda, Balcani, sud Africa, genocidio armeno…..fino ad arrivare alle finezze della Nato o della Francia.
I responsabili comunque vanno individuati e anche se sono metri sottoterra la storia deve essere scritta con giustizia!!! Questo lo sostengo a viva voce.
Winston e’ frustrato ma conosce Giulia, anch’essa frustrata del sistema. In un primo momento e’ sospettoso, crede che lei sia una spia di una certa… Confraternita (custode di un libro segreto anti Grande Fratello), cui apparterrebbe un certo Mister O’Brian, di cui Winston e’ ammiratore.
Quando però lei gli affida un biglietto con la scritta “Ti amo” , Winston cede ed affitta una stanza presso un certo signor Charrigton.
Sicuri di non essere spiati da teleschermi, poiché il Grande Fratello proibisce il sesso che non sia a scopo di procreare sudditi del sistema, i due si amano anche eroticamente.
Salvo poi scoprire che O’ Brian e Charrigton sono in contatto con la psicopolizia che li arresta e li tortura modello Inquisizione.
La tortura alla quale è sottoposto Winston da O’Brian e’ quella atta a portarlo ad accettare il BIPENSIERO, ossia ad accettare contraddizioni tramite
- Apprendimento
- Comprensione
- Accettazione
ottenute con torture psico fisiche.
Winston arriva a cedere ma fino ad un certo punto. Mesi dopo, per arrivare al risultato finale viene condotto alla famigerata STANZA 101 dove verrà messo in contatto con la sua PIÙ GRANDE PAURA, nel suo caso quella dei topi.
Messo alle strette riconoscerà le sue colpe e, cosa ben più grave, tradira’ la sua amata.
Si rincontreranno poi Winston e Giulia ma consapevoli degli errori commessi e testimoni rinnovati della bontà e della generosità del Grande Fratello.
Ci sono molto elementi in questo romanzo distopico che possono far riflettere.
Ma volando su tutto, scopriamo che il futurismo non può cancellare il passato.
Certo, si possono cancellare delle tracce, ma non la memoria. Fino a che ci saranno delle menti lucide, potremo ricordare che il concetto di “essere umani” e’ in molti esempi storici stato calpestato da pochi gatti, da qualcuno che si è avventato su tutti inizialmente con un gioco.
Il gioco del Grande Fratello, capace di distogliere le menti a scopo ludico, capace di cancellare lo sforzo di ogni pensiero per perpetuare lo scopo finale:
Farsi idolatrare sopprimendo le intelligenze e le individualità
Paolo Milanesi