CREARE LA PROPRIA REALTA’
ciao,
chi siamo realmente?
Abituati a vederci in un certo modo, secondo un certo aspetto, giudicandoci come ruoli sociali, identificandoci con un pensiero o un’emozione particolare, spesso rischiamo di perdere la nostra essenzialità e i nostri scopi.
A me capita, non posso fingere.
Ed anche se ho la presunzione di poter dare qualche consiglio per vivere meglio, non sono immune dalle infelicità umane.
Come sto creando la mia realtà?
Se risalgo indietro ai miei ricordi, trovo che già da piccolo avevo convinzioni di un certo tipo, emozioni di un certo tipo. Mi arrabbiavo per certe situazioni. Avevo fantasie ricorrenti.
Poi, crescendo, sono passato attraverso svariate esperienze, alcune neutre, altre emozionalmente intense. Alcune non hanno lasciato conseguenze, altre sì, anche profonde.
Ho viaggiato negli ambienti, attraversando situazioni, frequentando persone, sempre in una certa congruità, ossia incontrando le persone giuste al momento opportuno, o così mi sembra.
Si può dire che io abbia attratto certe situazioni, ma non a caso.
Se la nostra parte conscia ci mette in rapporto con l’esterno, facendo da porta alle percezioni, il nostro inconscio rappresenta tutto ciò di cui non siamo pienamente consapevoli nei vari momenti.
E’ dall’inconscio che sorgono emozioni particolari con le quali spesso ci identifichiamo. E la mente, così abile nel creare associazioni è pronta ad attivare emozioni in base magari ad input dei quali non siamo sempre ….consapevoli. Una voce sgarbata ci istiga fastidio e rabbia, una notizia che riteniamo falsa ci istiga sdegno; una bella persona ci mette il cuore in pace, così una bella notizia.
Viviamo in un ambiente particolare. Siamo di una etnia particolare, in una città specifica. Abbiamo le nostre credenze e convinzioni, le nostre emozioni di base, i traumi infantili.
Siamo più propensi a certi pensieri che ad altri, a certe fantasie, immaginazioni.
ATTRAIAMO CIO’ CHE SIAMO INTERIORMENTE
Una persona che provi spesso rabbia, forse è meno propensa ad ammalarsi di certe cose. Riesce ad esprimere un’emozione, non reprimendola. E conosciamo i danni delle emozioni represse a lungo. Magari però è più facile che si ammali di malattie legate alla rabbia, al fegato. Magari vede relazioni crollare per colpa di questa sua emozione a espressa in modo disfunzionale.
Insomma, noi siamo un sistema psico energetico in cui la mente funziona in un certo modo, creando una certa realtà.
E può esistere una scienza che studia l’arte della programmazione mentale, i programmi utili per creare un certo tipo di realtà, il come comprendere perchè stiamo creando un certo tipo di realtà che magari non è quella che vorremmo sperimentare consapevolmente.
E’ possibile. Esistono la Programmazione Neuro Linguistica, la Logoterapia, la Logosintesi e chissà quante altre.
Alla base c’è un discorso di responsabilità.
IO SONO RESPONSABILE:
- Dei miei pensieri
- delle mie emozioni
- delle mie convinzioni
- delle immagini che produco nella mente
- dei giudizi che emetto
- delle intenzioni
Questo è un atto fondamentale.
Io creo la mia realtà con i miei strumenti interiori:
- pensieri
- emozioni
- convinzioni
che poi si trasformano in
- comportamenti
- azioni
- intenzioni
MONDO INTERNO – MONDO ESTERNO
Esiste certamente una connessione ed un’influenza reciproca.
Pertanto, comincia a vedere i risultati che ottieni nel mondo esterno come SEGNALI, feedback.
Il mondo è uno specchio
E ti rimanda ciò che sei interiormente.
Il lavoro può essere più o meno lungo. Io ad esempio, ricado a volte in certi SCHEMI DI SOFFERENZA che riconosco familiari. Se un tempo non avevo gli strumenti per fronteggiarli, adesso ne ho acquisiti alcuni. A volte mi dimentico di usarli, ma poi trovo sempre la soluzione giusta.
Come stai creando la tua realtà?
Quali sono
- i tuoi pensieri riguardo le varie situazioni (economica, affettiva, salute ecc…)
- le tue immagini mentali, i film che crei nella mente
Inoltre, che tipo di dialogo interiore utilizzi?
Comincia a prendere coscienza dei tuoi MODELLI MENTALI, assumiti la responsabilità della tua esistenza, e soprattutto comincia ad ACCETTARE ciò che sei per quello che sei.
Da lì può iniziare il tuo viaggio di trasformazione grazie agli strumenti adatti, dalla meditazione all’arte terapia.
Comincia e …..troverai ciò che ti serve.
Un abbraccio,
Paolo Milanesi