LA LIBERTA’ DI PENSIERO AI TEMPI DEL CORONAVIRUS
La situazione che si sta vivendo a livello mondiale riguardo il Covid 19 è surreale. Oggi un vicino mi ha detto: “E’ una guerra!!”. Non so a cosa si riferisse, ma so che ognuno vive ed interpreta le esperienze che accadono a modo proprio. Ognuno di noi è in grado di fornire interpretazioni personali sui fatti.
Viviamo infatti nell’epoca dell’informazione. Le informazioni circolano velocemente in ogni direzione e giungono a noi dalle più svariate fonti. Non manca però chi, non avendo accesso ad internet per fortuna o sfortuna chissà, non possa informarsi di tutto e cercare autonomamente fonti e risposte ai quesiti. Così, si affida ai media; ci sono poi coloro che nemmeno a quelli si affidano. Vivono, quasi dotati di una saggezza popolare o di una ignoranza pseudo salutare. Già, perchè in molti casi, forse meno cose sai, meno responsabilità hai, oppure meno conosci (e meno il tuo corpo mentale è trafficato) e più ascolti la tua anima … forse.
Se Gesù scelse dei pescatori e non dei dotti per trasmettere il suo insegnamento probabilmente aveva le sue ragioni. In otri vuoti ci sta più acqua e meno etichette ci sono più quel liquido travasato vive di identità propria orioginale, in contatto con la sua fonte.
Sta di fatto che io posso pensare, anche tu. Tutti possiamo pensare, fare ipotesi, costruire film di questo e di quello nella nostra mente. Riflettere è un’azione che riesce bene ad uno specchio o all’acqua cheta. Forse per riflettere bene, accuratamente anche noi dobbiamo calmare la nostra mente, il nostro subbuglio interiore.
Passare in mezzo ai fatti, anche a quelli più inquietanti e ultra umani e …. attendere risposte. E’ chiaro le risposte sono a domande specifiche. Quali potrebbero essere?
- cos’è questo coronavirus denominato Covid 19?
- dove si è originato?
- come si è diffuso?
- perchè proprio adesso?
- è un fatto accidentale o rientra nel progetto di qualcuno o qualcosa (un’ente un’entità, un sistema)?
- a chi nuoce?
- a chi giova?
- è un evento manipolato?
- da chi?
- è tutto solo una casualità?
Mi piace la possibilità che ho di pormi domande; posso pormi domande su ogni cosa ma nelle risposte devo stare attento perchè al giorno d’oggi tutti sanno tutto o perlomeno sono convinti di saperlo. Infatti non voglio fornire la mia risposta perchè voglio mantenermi nel regno delle possibilità. E’ lì che siamo liberi a tutti gli effetti. Dopo, alla fine, accoglierò la verità qualunque essa sia.
E’ vero, siamo tutti un pò esperti e questo è il dono delle informazioni libere. E’ il dono delle informazioni cedute, rese disponibili. Che poi ci siano informazioni che sia bene tenere nascoste in ogni ambito può succedere. Il segreto (in alcune società, di stato, nei complotti vari, di ciò che agisce sotto banco ecc…), c’è sempre … stato.
Mi piace la mia libertà di pensiero che mi permette di valutare le cose più disparate, in sintonia o in contrasto che siano tra di loro.
Insomma…..
- che sia un salto genetico dall’animale all’uomo
- un virus accidentalmente fuggito da un laboratorio dove si svolgevano esperimenti pericolosi (forse a scopo militare)
- un esperimento sociale su grande scala pilotato da un’elite
- un nemico creato per fomentare nuove guerre
- un rompiscatole invisibile
chi lo può sapere???
Ogni cosa ha una propria IDENTITA’. Si danno i nomi anche agli insetti, alle pietre, ai batteri, ai virus. Ogni cosa ha il diritto ad avere un suo nome che la identifichi. E se prendo un sasso qualsiasi dalle rive di un fiume potrei non chiamarlo sasso ma dare un nome anche ad esso, tipo “HZ14B55”. Oppure trovare un’etimologia più specificante: “Il sasso che ho trovato alle 11 e 45 mentre avevo fame e pensavo al brodo chinandomi sul fiume”.
Se il nome dà a qualcosa un’identificazione, la cosa poi ha delle PROPRIETA’. Il Covid 19 ha infatti delle proprietà e compie addirittura AZIONI per sopravvivere; ha la capacità di trasmettersi, una volontà di manifestarsi, riprodursi, diffondersi, causando ciò per cui esiste, realizzando il suo scopo e le sue istruzioni congenite e andrà avanti fino a quando una volta per tutte potrà essere neutralizzato. E tutto si calmerà.
- Il mondo dopo il Covid 19 come sarà?
- Come sarà cambiato?
- Cosa sarà cambiato?
Forse ci saranno ditte e attività destinate a perdersi, a finire in nome di qualcosa che le ingloberà; forse apparirà un salvatore o il salvatore che avrà la soluzione ma in cambio chiederà qualcosa di specifico; forse il denaro contante, ritenuto manualmente portatore di pericoli verrà fatto sparire; forse si digitalizzerà tutto (tutto tracciabile, tutto schedato, tutto sotto controllo). Forse ci sarà una società più sana e libera o magari più schiava ma meno malata o un mix di qualcosa.
Magari non esiste quell’elite che pilota questo tutto o forse sì e magari essa si approprierà di sovranità, beni, coscienze. Si instaurerà una dittatura mondiale. Quando? In che modo?
Forse è solo tutto una casualità. Non succederà nulla di preoccupante. Tutto tornerà come una volta ed ognuno riavrà indietro ciò che ha perso. Certo le vite umane perdute non torneranno, forse saranno altrove. Ma il mondo andrà irrimediabilmente avanti, sempre avanti. E’ sempre stato così.
Se si può fare un salto di coscienza è meglio farlo parallelamente a questo balzo tecnologico-sociale-bellico, per non rimanere indietro. Se si può attivare qualche luminosità nel cervello è meglio farlo adesso. Perchè ci sono treni che passano una volta nella vita, come nella parabola delle 10 vergini (Matteo 25,1-13) e chi non si risveglia in tempo, è destinato a riassopirsi, a perdere l’occasione.
Credo che questa sia l’occasione giusta per darsi una scossa, per svegliarsi e accorgersi di cosa sia veramente il mondo in cui viviamo, di come esso funzioni, della precarietà dell’esistenza umana, di quali pescatori gettino le reti, per quali pesci e in che modo.
Di ri-svegliarsi, come nelle favole.
Così forse, ci salveremo anche questa volta, magari in modo definitivo, respirando nell’essenza, oltre il periodo storico, oltre il tempo, oltre lo spazio.
Paolo Milanesi