LA PERCEZIONE DELLA REALTA’
La realtà è ciò che è o ciò che appare?
Se ciò che appare è un vestito, cosa possiamo dire di ciò che è?
Se tutti fossimo uguali nel funzionamento, provassimo le stesse emozioni nelle stesse situazioni, avessimo gli stessi gusti, saremmo come dei robot, omologati perfettamente programmati e controllabili da chi ci ha progettato.
Probabilmente in parte lo siamo. Obbligati a nutrirci di ciò che ci vogliono far credere attraverso gli organi di un sistema che ci controlla, non ci ribelliamo. Stiamo da una parte o dall’altra e mettiamo in discussione l’opposizione. Senza renderci conto di ciò che è veramente oltre.
Se esiste un burattinaio che gestisce i fili della destra e della sinistra, del bello e del brutto, del giusto o sbagliato, del male e del bene, come agisce? In che modo? Cosa vuole farci credere?
Ciò che è … è semplicemente, ma noi sappiamo sovrapporre ad ogni cosa, fatto, evento, animale o fiore il nostro giudizio. Non siamo mai in presenza della cosa in sè, con tutto il contraddittorio che una definizione del genere possa recare. Ma tale contraddittorietà può essere raggirata.
Se accade qualcosa, se esiste un fenomeno è nel suo dna la verità del medesimo. Puoi vivere come una rosa che profuma o come un gatto che dorme? No, tu, altro da essi
- osservi questi fenomeni
- percepisci delle sensazioni
- emetti un giudizio
Se fossi in semplice presenza, contemplando e respirando, instaureresti un dialogo esistenziale, riceveresti una risposta esistenziale non legata ai fenomeni della tua mente. Potresti anche diventare uno con….fonderti.
Nel tantra il sesso diventa un fenomeno di comunione con l’altro ed il divino; c’è poco da pensare o da ragionare. E’ la possibilità di fare un’esperienza di qualcosa di trascendentale.
E’ la sacralità della vita medesima a condurci al più grande traguardo: la presenza a ciò che è, la capacità di guardare negli occhi qualcosa, qualcuno, entrando in comunione con la sua essenza, per decifrarne la verità nuda e cruda.
Guardando la realtà per ciò che è essa si svela.
E’ quasi un atto d’amore perchè viene messa in gioco una delle qualità fondamentali per poter convivere con il mistero della vita:
L’ACCETTAZIONE
Paolo Milanesi