Attualità e società

A cosa sto assistendo

Ciao,

assisto a mentalità in corsa a velocità pazzesca.

Le menti sono guidate dalle idee personali su questo e su quello. E’ giusto ed anche lecito. Non sempre.

E’ lecito che a qualcuno piaccia la carne e a qualcun altro no. Questione di gusti.

E’ lecito che qualcuno tifi per una squadra piuttosto che un’altra, anche se a volte vedo cadute di pessimo gusto in emozioni distorte.

Non so comunque fino a che punto possiamo ritenere lecito avere certe opinioni rispetto ad altre. Ad esempio se lo sia augurare la morte a qualcuno, rubare, picchiare, insultare, ingannare, illudere, denigrare, uccidere.

Forse dipende da un contesto.

Un soldato in guerra può anche uccidere. Magari riceve onoreficenze.

Credo che sia il caso di fermare per un attimo l’umanità ed instaurare una tavola rotonda etica. Con persone intelligenti che amino il lecito più che l’illecito, la verità più che la menzogna, la democrazia più che la dittatura, i benefici più che i rischi.

L’illecito sarebbe ciò che risulta contrario a certe norme morali, civili, sociali. Nel diritto sarebbe ciò che va contro le norme del diritto.

Ognuno di noi nella propria testolina è pieno di credenze, su questo e quell’altro. Molte sono profondamente radicate oppure si sono innestate su credenze molto più forti ancora più radicate in grado di attrarle ed alimentarle. Su di esse fruttificano.

E’ lecito a parer mio che ciascuno abbia le proprie opinioni e credenze fino ad un certo punto. Forse esiste un limite oltre il quale sarebbe preferibile un attento esame di coscienza.

Se tornassi indietro non avrei difficoltà a denunciare un giovane Adolfo Itleri o a prendere molto più sul serio le sue parole sulla scia di quanto documentato. Non sarebbe un banale oratore da pub.

Ho infatti una visione del passato illuminata da esperienze particolari che hanno dimostrato alla storia la pericolosità di certe dinamiche.

Adesso però non posso applicare questa potenzialità. Certe cose devono ancora accadere.

Potrei immaginare che se accade questo, succede quest’altro o che se la tal persona abbia intenzioni che potrebbero portare a … potrei auspicare che la scienza o la politica o la religione siano l’unica risposta a questo e quest’altro. Potrei così illudermi o essere ricambiato con soddisfazione.

In realtà sto assistendo ad una messa in discussione di valori che hanno retto questa umanità per secoli: la dignità umana, il rispetto, l’identità, la religiosità. Assisto come uno storico. Qualcosa non va, altrimenti vigerebbe un ordine armonioso come in sistemi quali il cosmo, la persona in salute perfetta, il giardino ben curato, il mare calmo.

E’ come se un castello di carte fosse messo alla prova per vedere fino a quando resiste oppure come se un castello vero e proprio sia attaccato da un ciclone per verificarne la solidità delle fondamenta.

Io cerco di dire la mia, con rispetto dove mi sia possibile. Cerco di ascoltare gli altri. A volte mi scontro. Due lunghezze d’onda non comunicano.

Io assisto ad una battaglia di mentalità in corsa forse troppo velocemente. Sarebbe meglio fermare il mondo magari qualche mese e dare l’opportunità ad ognuno di noi di ascoltare la propria voce interiore. Spegnere completamente la propaganda. Riunirsi con le persone che rispettiamo. Condividere la propria esistenza con testa, cuore e pancia, intelligenza e amore.

Essere sinceri con noi stessi fino al midollo.

Provo odio? OK

Perchè? L’altro è forse solo un interruttore che mi ha risvegliato ad un mio funzionamento inconsapevole?

Ascoltare le emozioni che proviamo significa da un lato fare amicizia con esse, accoglierle, comprenderne il messaggio. Dall’altro avere la possibilità di comprendere che noi non siamo loro ma molto di più. Loro sono ospiti che abbiamo invitato.

Molti, lo so, non sarebbero in grado, troppo annebbiati dalle passioni e mai abituati a farlo. Però è importante impedire ad altri di ipnotizzarci in modo subdolo e coatto bombardandoci di informazioni atte a terrorizzarci.

E’ una continua propaganda di terrore ad accendere gli animi.

Sapete, io credo che una mentalità come il fascismo sia semplicemente il vestito di qualcosa di più profondo. Credo che l’odio, la prepotenza, la cattiveria, siano fenomeni energetici dei quali non è una sola ideologia a reclamarne i diritti d’autore.

Queste energie distorte che hanno alimentato milioni di persone attraverso momenti storici sono sempre in grado di farsi alimentare da una persona comune, da un politico, da un infermiere, una dottoressa un sacerdote, un barista, un calciatore, uno scienziato. Possono vestirsi di tante facce e di tanti ruoli diversi.

Possono unirsi in egregore che a loro volta uniscono folle intere intorno ad un’idea emozionalizzata.

Ecco perchè vorrei fermare questa corsa in cui si rischia di perdere lucidità a causa di qualcosa di più grande di noi che ce la sta facendo perdere.

Il mio timore è semplicemente che le mentalità dei singoli che non hanno una capacità critica, uno spirito di indagine, un’etica spirituale o laica che sia possano essere facilmente manipolabili da qualcosa di pericoloso per il benessere comune. Per l’ennesima volta.

Peccato. E’ successo molte volte nella storia.

La discriminazione che decide chi è degno, chi va salvato o chi no credo che la conosciamo bene.

Quando qualcuno punta il dito contro un fratello in spirito e lo fa per una squadra di calcio (si sono ammazzati anche per questo) o per una religione (caspita … quanti morti) o per un’ideologia politica (ma va?) e lo fa con una rabbia innocua da bar ci può ancora stare.

Quando si superano certi limiti trovo che il rischio sia proprio di cadere nell’illecito di qualche tipo.

A me dispiacerebbe ripetere certe dinamiche storiche seppur con nuove vesti più moderne. Ma forse … è questo il karma del pianeta. Rimanere un laboratorio per il bene e per il male. Prima vince il male per un pò e poi il bene lo sconfigge, come nelle fiabe.

E quindi?

Ci vuole l’ennesima prova di lucidità, di pazienza e … tanto culo!!

Un abbraccio,

Paolo Milanesi

 

 

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