EMOZIONE-PENSIERO / PENSIERO – EMOZIONE
Quando parliamo di “pensieri” cosa intendiamo? Rappresentazioni mentali, idee, immagini, convinzioni, concetti.
E quando si parla di “emozioni?” Forme di energia in movimento che vibrano a specifiche frequenze, che sono attivate da circostanze particolari e sono dotate di una certa intensità.
Si parla di emozioni primarie (rabbia, paura, tristezza, disgusto, disprezzo e sorpresa) e secondarie.
Pensieri ed emozioni sembrano essere due mondi diversi che si influenzano l’un l’altro
L’emozione accade e il pensiero la carica di significato.
In un momento di forte stress sono stanco, esaurito. Un input come una parola di troppo detta da mia moglie scatena la mia rabbia e allora, come accade per una pentola a pressione priva di valvola di regolazione … esplodo ….
Nulla di catastrofico perché fortunatamente non riesco a fare del male ma da me esce di tutto: imprecazioni, parole spropositate e sproporzionate, gli sfoghi più bizzarri. Qualcuno si sente offeso e se la prende male.
INCOMPRENSIONE
Siamo fatti così ma … fino a quando?
Qualcosa mi collega con un’emozione forte ed io ho perdo il controllo. Ad essere sinceri una parte di me rimane con una percentuale di lucidità, quasi a voler essere spettatrice ma non abbastanza per impedire la teatralità e la drammaticità di quei momenti.
Potrei essere zen ma manca qualcosa.
A distanza di tempo so che avrei potuto evitare, rimandando a dopo l’elaborazione dei fatti.
Avrei potuto interrompere per tempo mia moglie dicendo “ne parliamo dopo, adesso sono stanco”.
Invece la caratterista di un’emozione è proprio quella di muoversi, di bypassare il pensiero e la razionalità. di riuscire in certi casi a essere veemente, impetuosa, preponderante.
Noi siamo così. Abbiamo un mondo emozionale e un mondo mentale che si incontrano, si scontrano, interagiscono. Questi mondi sono popolati di possibilità, hanno un glossario, un dizionario preferenziale, conservano ricordi karmici e mettono in atto dinamiche antiche di chissà quanto.
Programmati dalla famiglia, dagli ambienti, dall’educazione, dalla società, dalla nostra storia cosmica,
siamo come siamo ma non siamo statici
L’energia vibra, l’energia può assumere forme diverse, può trasformarsi.
Posso passare dalla tristezza alla gioia o dalla rabbia alla pace attraverso la musica, qualche forma di espressione artistica, ragionando in un certo modo al fine di comprendere l’importanza di un comportamento alternativo. Cambiare si può ma ci sono aspetti che sembrano più radicati. Fanno parte del nostro CARATTERE.
Siamo viaggiatori in continua trasformazione che si identificano con fotogrammi
Solo apparentemente solidificati ci precludiamo cambiamenti positivi. Rimaniamo per anni in uno stato d’animo poco funzionale o prigionieri di una forma pensiero che ci ingabbia.
Provo rassegnazione oppure credo che “tanto è inutile”.
Considero la vita in modo pessimista credendo che “non ce la farò mai”.
Intanto il tempo passa e un giorno chiederà il conto
Perfino il ristorante insegna:
“Signore quanto ha consumato? Non importa quanto ha avanzato, alla fine ci deve …
Si sente pesante? Ha esagerato.
Ha ancora fame? Doveva ordinare qualcosa di più”
Una vita di misure, di equilibri, di azioni, decisioni e scelte.
In che modo pensieri ed emozioni modellano la nostra esistenza?
In base a come sanno combinarsi.
In questo è nostra responsabilità migliorare per definire un’esistenza che ci soddisfi.
E’nostra possibilità interpretare in un certo modo, scoprire il significato profondo di qualcosa, attribuire il giusto senso agli eventi, dare a Cesare ciò che è di Cesare.
E’nostra possibilità coltivare la compassione, gestire al meglio le nostre energie, conoscere noi stessi.
Corpo mentale e corpo emozionale sono due mondi che ci abitano, si frequentano quotidianamente, interagiscono in scambi più o meno costruttivi.
La centratura è una forma di padronanza. La meditazione favorisce l’ascolto di ciò che è.
Siamo anime misteriose in viaggio, pittori che hanno a disposizione pennelli e colori per creare dipinti con l’immaginazione.
Posso sempre cambiare, posso sempre trasformare
Posso salire dalla disperazione alla fiducia e sprofondare di nuovo.
Dipende da me, da cosa mi lascio sedurre e convincere.
“Se la mente è arrabbiata, introduci la compassione. Pensa alla compassione, e subito l’energia cambierà, perché è la stessa energia; l’opposto è la stessa energia. Quando fai entrare in campo l’opposto, esso assorbe l’altro lato. C’è rabbia: contempla la compassione” – Osho.
Si possono dare nuove direzioni all’energia.
Possiamo scegliere tra reprimere, esprimere, sublimare, trasformare.
Siamo mondi invisibili, interiorizzati che si manifestano in un certo modo, con modalità specifiche.
Cosa provo riguardo un pensiero?
In che modo interpreto un’emozione?
In che modo specifico interpretiamo gli eventi e diamo un senso alla nostra esistenza?
Respiro questa consapevolezza.
In che modo mi sono costruito così come sono?
Come posso lavorare su di me nel modo migliore?
- Di cosa ho bisogno?
- Di cosa non ho più bisogno?
- A cosa dovrei rinunciare per vivere meglio?
- Cosa potrei coltivare?
Quante cose si intersecano nella nostra vita ..
Momenti, traumi, pensieri, emozioni, scelte, persone, eventi, fatti …
E tutto …… passa
E noi … passiamo
Lasciando una scia
Un abbraccio
Paolo Milanesi