LA MUSICA DI PAOLO MILANESI

ALBUM LA VIA DEI SENSI – BANDIRE L’ODIO

Ciao,

dall’album LA VIA DEI SENSI (che accompagna l’omonimo libro scritto con Michela Salotti ed Emma Gobbi) il brano

bandire l’odio

è forse uno dei miei brani preferiti.

Ispirato da questo quadro della pittrice Emma Gobbi

nel comporlo mi sono sentito trasportare in un mondo nuovo, più pulito, trasformato.

L’arancione è un colore vivo, che richiama il momento in cui il sole sta scendendo e salutando l’emisfero per dare spazio alla luna. E’ un arrivederci perchè tutto girerà di nuovo con un altro giorno ed il sole e la luna si asseconderanno nuovamente, come amanti che si incrociano solo per scambiarsi qualcosa. Incontrarsi sarebbe pericoloso.

C’è rispetto in questo.

Ci sono aspetti di questo mondo che sembrano non permettersi l’un l’altro. Si fanno esclusivi. O io o tu, come il bene ed il male, come la tristezza e la gioia, in questo mondo duale, polare dove si sente parlare di odio e di amore.

Dove non ci si ascolta e non si percepiscono gli insiemi e gli scambi.

Ma l’odio è veramente il contrario dell’amore?

Se l’amore fosse una realtà eterna, onnipresente, un attributo ineluttabile di quel divino ed instancabile creatore, l’odio ne sarebbe l’opposto? O qualcosa di diverso?

Quando c’è odio l’amore non esiste? Dove è finito?

Io ho sentito parlare dell’ipotesi che l’amore sia sempre presente, come il sole. Si sposta un poco il sole e vediamo la notte ma non perchè il sole sia scomparso. Si è messo un poco in là per rispettare un ritmo, per cedere un attimo il palco a qualcosa che ha comunque bisogno di lui per sopravvivere.

Il sole saluta per un attimo dando spazio a quella sorella/amata luna che in fin dei conti non rimane indifferente al suo bacio perchè brillerà grazie al fatto che ne rifletterà la luce.

Allora l’odio cos’è? Un’alternativa? Una deviazione? Un misfatto? Un’incomprensione? Una momentanea mancanza?

Mi vengono in mente scene in cui odio ed amore forse dovevano fare in conti con un ospite inatteso: la paura.

Quando  i martiri furono condotti alle Fosse Ardeatine o quando Padre Kolbe subì l’iniezione del carnefice e tante altre….

Di chi fu la sconfitta? Del bene? Del male? Dell’amore? Dell’odio?

Noi sappiamo poco del disegno globale dell’esistenza. Non sappiamo perchè siano stati permessi certi scempi e purtroppo non dimentichiamo che la memoria ha le gambe corte. Ci sono ancora minacce che incombono.

Ma allora perchè bandire l’odio? E’ ancora necessario? A cosa serve?

Che triangolo sarà mai quello di amore, odio e paura?

Bandire … segnalare ma per poi esiliarlo per pubblico bando. Guardate che questa tal cosa …. è pericolosa!! State attenti!!!! E’ pericolosa perchè diventa fuoco ma dandole troppo spazio vi state dimenticando del fuoco vero.

Spostatevi un attimo di qua e vedrete anche nell’odio un lumicino che apre all’amore. Non permettete dunque a quel maramaldo di possedervi. Non aspettate che vi divori. La possessione è possibile solo se manca la consapevolezza.

Date la priorità all’amore e l’odio scomparirà.

Date la priorità all’odio e l’amore vi amerà lo stesso.

Padre Kolbe cantava nei momenti tragici. Immerso in un clima di terrore aveva un suo splendore che seppe dare testimonianza del sole nelle tenebre, della dolcezza dinnanzi all’aridità.

E quando è notte fonda, nuvolosa, non si vedono stelle, nè la luna, non è vero che non ci sono e non è vero che non c’è il sole.

E’ un momento così che non potrà durare. Nulla può durare forse tranne l’amore, eterno, inevitabile, come emanazione continua di un dio divertentissimo che gioca con noi mostrandoci tutto il potenziale umano, nel bene e nel male.

E quell’arancio del colore degli agrumi, del loro succo che ingloba sole e terra ed accarezza dipingendolo il secondo chakra e con esso il mondo energetico delle sensazioni dei sentimenti, delle relazioni è una sorta di piacevole ironia che soffia sulle tragedie facendoci comprendere che il cosiddetto giorno della memoria non è sufficiente.

Respirando io cavalco i raggi di quel beneamato sole che ha scaldato i cuori dei nemici e degli amici, dei giusti e dei tiranni, dei malati e dei guariti.

L’odio  diventerà un bandito quando noi avremo compreso che la paura non deve farci diventare schiavi. E questo accadrà risplendendo di luce propria, come il sole, come un cuore gigante che batte incessantemente al di là delle galassie, pulsando di suono cosmico e di beatitudine.

Mentre l’odio, irriso da guerrieri di luce, prende per mano la paura e se ne va nel nulla, lasciando spazio a nuove possibilità, più arancioni, a lacrime di gioia, a momenti che sanno di eternità.

Ascolta bandire l’odio

e dimmi cosa ne pensi!!

Paolo Milanesi

 

 

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