L’incontro tra uomo e donna
Ciao,
l’argomento non è dei più semplici ma suvvia, nemmeno così trascendente.
O meglio, mi ricredo, è trascendente.
C’è qualcosa di vaporosamente amorevole sia nelle compatibilità quanto nelle incompatibilità tra uomo e donna.
Ognuno è un po’ di tante cose e a tener insieme le nostre differenziazioni specifiche, che fanno di noi un’individualità fatta di carne, ossa, psiche e anima, è quel qualcosa che va oltre, per l’appunto un non so che di trascendentale, di altro, di “oltre”.
La trascendenza va oltre ogni forma.
Ma noi siamo qui in quanto forma
Tu puoi descrivermi. Io posso descriverti. Ci possiamo vedere.
Un tempo ci potevamo toccar, abbracciare.
E proprio dentro questi nostri contenitori vive un mistero.
Siamo, buddisticamente parlando, aggregati di pensieri, emozioni.
Eppure tutto è quasi come nuvola
Siamo di passaggio.
Ci sono nuvole che persistono, nuvole che passano di sfuggita.
Anche un pensiero … può essere sfuggevole o diventare credenza.
Un’emozione può essere tempestuosa e veemente e poi sparire da qualche parte o può diventare qualcosa di più permanente.
Astio, rancore …. amore.
Un corpo fisico può durare un certo numero di anni, ma poi?
L’incontro tra un uomo ed una donna è un incontro di parti che avviene su svariate dimensioni.
- PARTI e subpersonalità che coinvolgono il mondo interiore.
- DIMENSIONI nella multidimensionalità dell’essere.
Ma c’è sempre un tutto che lega ogni cosa nell’individuo.
Io quindi sono qualcuno che incontra un altro qualcuno. ma questo qualcuno è una moltitudine misteriosa.
Questo incontro può anche essere compreso in termini energetici, ma non sempre è così semplice.
Posso essere attratto da una donna per qualche strano e misterioso motivo e chiedermi il perché. Posso anche dare un giudizio personale. Posso etichettare queste dinamiche. Posso darmi delle spiegazioni, oppure …
Posso diventare una presenza, il testimone di ciò che provo.
Posso ascoltare ciò che accade, viverlo.
Una volta sentii parlare di razze extraterrestri, di civiltà più evolute in cui gli esseri si incontravano per attrazione magnetica scambiandosi energie. Facevano l’amore con la luce, i suoni, i colori. Era uno scambio energetico. Così, per donarsi qualcosa nell’istante. Poi … via … altrove….
Mi è rimasta impressa questa scena.
Nella mia immaginazione vedo due esseri colorati che si scambiano vibrazioni come note musicali che si armonizzano. O esseri che semplicemente … si respingono.
E noi qui invece assistiamo ai drammi più disparati, alle torture più inverosimili per i mal d’amore. E’strana la vita, davvero strana.
Spesso penso che il mondo potrebbe essere trilioni di volte più bello se ci fossero meno giudizi, meno professoroni, meno censori e più verità.
Meno giudizi e più ascolto
Dobbiamo imparare a specchiarci negli altri … energeticamente.
Dobbiamo imparare a sentirci parte di un organismo energetico che respira nel trascendente. Essere un mondo che semplicemente respira con altri mondi, con altri misteri.
Possiamo accogliere le nostre parti sperdute, malandate, che richiedono attenzione ed amore per integrarci appena un pò di più. Possiamo far tornare quei “figliol prodigo” sperduti, quelle dissipazioni perse nelle etichette, nelle convinzioni, negli stereotipi, nelle ideologie.
Io morirò con un corpo, con un nome, con un codice fiscale.
Cosa c’è dentro il tutto è affar mio. Nessuno lo saprà, se non in piccola parte.
Misteri che appariamo e scompariamo
Così, grazie ad una semplice e costante opera di ri-armonizzazione, di consapevolezza, di re-unificazione, ci muoveremo nello spazio-tempo con una consapevolezza arricchita dalla felicità, da una sorta di beatitudine esistenziale.
Diventando integri incontriamo l’amore che ci unifica in noi stessi.
Nel respiro!!!!
E’un percorso, un viaggio, il nostro, come quello tra uomo e donna.
Due mondi che cercano di unire due sofferenze, due spaesamenti, due ricerche, nella molteplicità delle dimensioni …. rigorosamente nel mistero.
Due mondi diversi, che non sono solo due ma una pluralità di intelligenze energetiche sperdute.
Si incontrano allora bambini bisognosi, tiranni, nostalgie di grembi materni, paure, emozioni deviate, vite passate, deviazioni e morali, pensieri, emozioni, frustrazioni, indecisioni….In un gran caos che può diventare qualcosa di dialetticamente appassionante ed avvincente e di tantricamente religioso.
Mondi che si incontrano e si separano nella sofferenza e nella gioia, nell’estasi e nel dolore.
Possiamo arricchirci tramite l’altro in un modo impressionante.
Però a qualcuno fa comodo produrre una società di infelici, di miserabili, di inadatti, di peccatori, di debitori. A qualcuno fa comodo creare illusioni ed inganni, farci credere di essere peccatori o debitori, o inferiori o indegni di qualcosa.
“Che amarezza”, direbbe un simpatico attore romano in una serie televisiva.
Già, sprecare la vita quando si potrebbe raggiungere l’estasi, è un grave peccato.
“Che amarezza” aggiungo io respirando nel mio sacro tempio.
Mentre respirando, accetto le mie imperfezioni.
Un abbraccio,
Paolo Milanesi