RINASCERE CON UNA NUOVA VISIONE
Ciao
molte volte mi è capitato di cadere e rialzarmi. Ho vissuto abissi e vette, emozioni devastanti e fortunatamente anche il sublime, oserei dire l’estasi.
Ma nulla è rimasto per sempre.
La sola cosa che è rimasta è strano a dirsi è il mio corpo fisico, anch’esso nei soggetto ai suoi cambiamenti. Anche la mia mente è stata con me ma sebbene il mio corpo fisico specchiandomi ogni giorno mi risuonava familiare, quasi costante, la mente era più ballerina. mi portava in ogni direzione.
Ed io mi identificavo con questo e con quello, con quello stato d’animo, con una depressione o una gioia, un giudizio, un pensiero, una preoccupazione.
Adesso mi rendo conto delle tante sfaccettature.
Mi rendo conto che quella volta nella disperazione una parte di me rimaneva testimone, ma era una piccola parte. Il resto soffriva e continuamente alimentava la sofferenza con sensi di colpa, giudizi, critiche, razionalizzazioni.
Riconoscendo che manifesto e non manifesto, visibile e invisibile, possibilità, probabilità e certezze possono convivere rafforzandosi o giocando a nascondino, assumiamo una prospettiva più completa sulla nostra esistenza che ci apre le porte ad una nuova visione. Diventiamo completi e integri accettando tutto di noi.
Questa visione rinnovata si fa carico dell’integrità del nostro essere umani, abbraccia tutto, sofferenza e gioia, malattia e guarigione. Così possiamo assistere a questa danza che da anni accade in noi, con noi stessi, con gli altri, con l’esistenza, con il divino.
Così ci perdoniamo completamente e lasciamo andare il vecchio.
Quando si schiude la comprensione, quando l’essere interiore si affaccia, quando la vetta e l’abisso si incontrano, quando la consapevolezza ringrazia i piccoli e semplici satori dell’esistenza per crearne di nuovi, per rispolverare lo specchio dell’anima noi rinasciamo ad una vita rinnovata.
Ci liberiamo, ci scrolliamo di dosso il passato, ci apriamo a quella visione rinnovata che può toccare ogni dimensione: il corpo, la mente, l’amore, i rapporti, il lavoro, la creatività.
A volte accade. A me accade ora.
In che modo? Non so. E’ un momento magico.
Forse quando ci perdoniamo di ogni cosa.
Quando ci alleggeriamo dei limiti, dei giudizi, dei doveri e delle responsabilità ossessive.
Quando siamo noi stessi in mezzo alla folla senza pensiero alcuno.
Quando danziamo senza alcun motivo.
Quando siamo e non siamo allo stesso tempo.
Allora l’universo vive in noi e gode della nostra compagnia.
E questo momento magico può accadere a te in questo preciso istante.
Un abbraccio,
Paolo Milanesi