La meditazione, il non essere e tutto il resto
Che cos’è l’essere?
E’ difficile rispondere.
Preferisco respirare.
Se sono qualunque cosa, da una persona particolare, un bravo ragazzo, un poco di buono, lo sono perché mi definisco o mi definiscono tale.
Non sono qualcosa di alternativo ma potrei. Non sono una bella donna, non sono il Presidente di alcunché.
Se anche potenzialmente potessi diventare un presidente, mi sarebbe più difficile diventare una bella donna.
Ma con le tecniche chirurgiche attuali… Chissà…. Certamente con photoshop ne avrei qualche indicazione finalistica.
Meditare e’ andare oltre ogni concetto, ogni dover essere, ogni non essere.
La meditazione e’ un ponte verso il mistero, l’inesplorato, la non mente.
Respirando!!!
Non e’ immaginazione.
Con l’immaginazione potrei diventare qualunque cosa non sono. Potrei immaginarmi il più ricco del mondo, il più bello del mondo, il più forte.
Potrei immaginarmi con tre teste, due code e la lingua biforcuta, ricoperto di pelo dorato e padrone di 100 isole.
La meditazione mi permette di accedere ad una dimensione molto reale ma poco considerata, meno di moda, la dimensione della non mente.
Meno spavalda e meno impressionistica.
Un altro territorio.
Qualcosa di non descrivibile, forse nemmeno da chi c’è entrato. Forse quel regno di Dio di cui si parla solo per analogie. E’ come…..
Respirando io posso descrivere cosa sono e cosa non sono. Posso fare di me un’epifania teologica positiva o negativa.
Respirando e meditando … Scompaio.
Mi sollevo da ogni cosa certa ed incerta.
Scopro il testimone che mi accompagna da sempre e per sempre.
Sono ogni cosa e sono ogni cosa che non sono. In effetti nemmeno il nulla posso dire di essere.
Sospendo ogni giudizio, ogni ricerca, ogni rincorsa.
Entro nel regno del SEMPLICEMENTE.
Respirando mi libero, mi scrollo di dosso ogni dover essere, dover fare, dover realizzare.
SEMPLICEMENTE…. non esisto nemmeno.
Permango con il mio respiro, nel mio respiro, negli intervalli, negli spazi tra un pensiero e l’altro.
Respirando, il non essere si affaccia e lo saluto. Saluto ogni infinita possibilità eterna.
Potrei essere qualunque cosa.
Respirando mi accontento. Del qui e dell’ora, aprendomi a ciò che accade o non accade.
Respirando mi libero delle mie ipnosi costanti, volando sopra le monadi, dentro le monadi, attraverso le monadi.
Incontrando atomi infinitamente divisibili.
Accettando ogni possibile destino.
Paolo Milanesi